Pastore D'Aromi

Pastore D'Aromi

lunedì 21 novembre 2011

La santoreggia conosciamola

            Satureja montana é il nome latino della pianta che coltivo. La sua regione d'origine si stende
dall'est del bacino mediterraneo fino all'Iran.
La santoreggia  è un suffrutice perenne della famiglia delle labiate con fusti legnosi e pubescenti alti 20-50cm., le foglie sono lineari-lanceolate, i fiori bianco rosati. Fiorisce da luglio a settembre.
Le parti usate sono le sommità fiorite fresche o essiccate.
Nell'antichità i Romani la usavano come spezia e medicina. Credevano alle sue virtù afrodisiache.
Nel medioevo questa proprietà ne vietava la coltivazione nei monasteri.
IN CUCINA.
Plinio e Columella la consigliavano in vari usi culinari, come pure Apicio.
Come sottolineato dal nome tedesco ("erba dei fagioli") la santoreggia si sposa alla perfezione con
fagioli econ i legumi in genere:fagiolini, lenticchie, fave (per le proprietà carminative che ostacolano
la formazione dei gas intestinali e prevengono le "ventosità" dai terrifficanti effetti).
Grazie alla sua nota pepata, quest'erba aromatica conferisce inoltre un delicato sapore speziato anche
a carne, pesce, salse e verdure, e dà carattere ai piatti a base di patate e alle minestre.
Poco usata per ora in Italia, la santoreggia è molto usata in Provenza per aromatizzare formaggi di capra
Brillat Savarin la chiamava il "mangiare degli Dei"
Per conoscerla, potete realizzare la ricetta semplice che vi ho dato..

1 commento:

  1. Ciao Pierre,
    da quando uso le tue buonissime miscele e i sali...cucinare è diventato più facile e divertente!
    Grazie
    Ste

    RispondiElimina